Partono col segno meno i listini Usa

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 Inizia con il segno meno il 2014 per i listini azionari mondiali, dopo che i principali indici mondiali (Dow Jones, S&P500 e Dax) hanno chiuso il 2013 sui massimi di sempre. 

Lo afferma Vincenzo Longo market strategist di IG: ” I cali di oggi sono da considerarsi di natura fisiologica e comunque non sono sostenuti da importanti volumi. I buoni dati arrivati dagli Usa negli ultimi giorni però iniziano a creare l’ipotesi di un’ulteriore riduzione di stimoli da parte della Fed a fine gennaio (ultimo meeting presenziato da Bernanke). È un’ipotesi molto prematura che necessiterebbe di ottimi dati sul mercato del lavoro (non farm payrolls in agenda il prossimo venerdì) e di un accordo sul tetto del debito in discussione nelle prossime settimane. Per ora il sentiment del mercato sembra attendersi un ulteriore giro di vite solo a marzo, quando Janet Yellen sarà a capo della Fed.

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Intanto sul fronte valutario, oggi è stata la giornata dello yen, che ha recuperato parte del terreno perso nelle ultime settimane sia verso euro che verso dollaro. Questo ci induce a pensare che sembra prevalere la cautela tra gli operatori che si rifugiano su una valuta considerata sicura come la divisa nipponica. In spolvero anche il biglietto verde sia verso sterlina che verso euro, quest’ultimo particolarmente penalizzato nonostante i dati migliori delle attese dei Pmi manifatturieri. Segnaliamo infine che da ieri la Lettonia è divenuto il 18esimo paese ad adottare l’euro, che ha sostituito il lats”.

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