Il Governo sta pensando da tempo di intervenire per effettuare modifiche sostanziali alla Legge Fornero. Come? In tempa di pensioni l’esecutivo vuole introdurre strumenti più flessibili per l’accompagnamento al pensionamento.
Tra questi è necessario menzionare il prestito previdenziale, onde evitare di incorrere in un problema di natura sociale. A comunicare queste intenzioni è il ministro del Lavoro Giuliano poletti:
Il tema è posto. Noi sappiamo che esiste un problema che riguarda in particolare quelle persone che sono vicine al completamento del loro periodo per maturare i diritti alla pensione e che nella situazione di difficoltà hanno perso o possono perdere il posto di lavoro e non hanno la copertura di ammortizzatori sociali sufficienti a maturare la condizione di pensionamento. Uno strumento flessibile che aiuti queste persone a raggiungere i requisiti bisognerà sicuramente produrlo. Abbiamo molte ipotesi all’ordine del giorno, il prestito previdenziale è una possibilità , ce ne sono anche altre, vedremo. Eventuali modifiche alla legge Fornero per dare una soluzione al problema di chi perde il lavoro ma non ha ancora maturato i diritti alla pensione potranno avvenire solo dopo il completamento dei decreti attuativi della riforma del lavoro, ha spiegato il ministro del lavoro. La priorità assoluta sono i decreti di attuazione della legge di riforma del mercato del lavoro. Per noi questa è la priorità».
In tema di pensioni si è espresso anche il presidente della Commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano. Damiano è totalmente d’accordo con Poletti e chiede da tempo interventi strutturali per correggere la riforma Fornero. Le proposte di Damiano sono state tradotte in disegni di legge del Pd. Una di quelle più importanti è permettere a chi ha 35 anni di contributi, di accedere alla pensione a partire dai 62 anni con una penalizzazione massima dell’8 per cento.