Il piano pensionistico per il prossimo anno? Pieno di novità, che allo scadere dell’attuale legislatura ne sconvolgono il quadro generale. Chi andrà in pensione a 65 anni, ad esempio, vedrà un incremento del risparmio previdenziale di 320 euro. Un incremento che è stato studiato per coprire il gap che scatterà dal primo dell’anno.
Chi vuole una pensione dignitosa deve alzare il versamento dei contributi previdenziali a 1.558 euro l’anno. Solo così avrà la stessa pensione di chi ha smesso di lavorare nel 1995.
La fine del 2012, dunque, lascia adito a diverse sorprese. Il futuro porta stress dal punto di vista economico e da gennaio le novità saranno ancora tantissime.
Rendita
La riforma Monti – Fornero prevede che la pensione sarà raggiunta dopo essere stata calcolata in virtù delle aspettative di vita, al pari del suo ammontare. I coefficienti di trasformazione, che in altri termini sono i valori atti alla conversione in rendita dei contributi accumulati e rivalutati negli anni, saranno ciclicamente riveduti e corretti. Una sorta di work in progress continuo.
Cambio del coefficiente
In pensione a 65 anni: il coefficiente passa dal 5,62% al 5,44% (- 3,2%).
In pensione a 70 anni: il coefficiente sarà ridotto del 4,41%.
Nel primo caso il calo si aggira intorno ai 450 euro, nel secondo intorno ai 750 euro.
; ma che sale per chi lascerà il lavoro a 70 anni del 4,41%. Tradotto in cifre? Prendiamo