Un nuovo emendamento alla Legge di Stabilità definirà la difficoltà del buco di miliardi denunciato dall’Inps, dopo l’accorpamento dell’Inpdap. Ma come ha detto Antonio Mastrapasqua, dal 2008 presidente dell’Inps, Mastropasqua “Non c’è nessun buco da 9 miliardi nella previdenza. E’ solo un’errata rappresentazione contabile che sarebbe meglio modificare proprio per non ingenerare equivoci. “Non è un buco. Per lo Stato, pagare stipendi o pensioni è solo una partita di giro. Proprio per questo motivo, in passato lo Stato non aveva fatto accantonamenti previdenziali. A un certo punto, con la nascita dell’Inpdap, ha cominciato a farlo dal 1996 in poi. Ma per molti anni ancora lo Stato deve pagare direttamente le pensioni dei dipendenti pubblici e si è impegnato a pagarle anche tramite l’Inps”.
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Mastropasqua, ha sottolineato che è “un fatto puramente contabile. L’Inps deve registrare come anticipazioni questi 9 miliardi all’anno. Con l’emendamento del governo la rappresentazione nei bilanci sarà più corretta perché verranno registrati come sono realmente, e cioè quali “trasferimenti” definitivi all’ente previdenziale”.
Intanto al governo rimane il monito della Commissione europea. La Commissione Europea ha, infatti, disposto l’apertura di una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per il motivo della disparità di trattamento contributivo tra uomini e donne, per il pensionamento anticipato.
La norma italiana contravverrebbe l’articolo 157 del Trattato sul meccanismo dell’Unione europea che fissa la parità di trattamento tra uomini e donne, ma in questo senso nella Legge di Stabilità non sono previste modifiche.