Precoci e usuranti si è ancora in attesa di proposte valide per le loro pensioni: forse ci saranno novità se governo cade. Renzi capo di Governo cosa potrebbe cambiare?
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Si continua a discutere senza giungere a nessuna vera modifica alle pensioni per determinate categorie di lavoratori che meriterebbero attenzione. Si continua a parlare di lavoratori precoci ed usuranti ma ancora nulla si muove su interventi atti a modifiche reali sulle richieste di norme ad hoc.
I sindacati hanno chiesto da tempo per questa categoria requisiti meno rigidi per l’uscita dal lavoro, e il ritorno alle vecchie regole, antecedenti l’entrata in vigore della legge Fornero. Per i lavoratori precoci viene richiesta la modifica della normativa inerente le penalizzazioni previste per l’accesso alla pensione anticipata. Sulla questione era intervenuto Gianni Cuperlo, secondo cui “La riforma Fornero delle pensioni contiene iniquità evidenti. A partire dalla questione esodati che sono diretto prodotto di questa riforma”.
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Poi l’intervento dello stessi Renzi pronto a modificare, ma senza stravolgere, la legge Fornero, per mettere fine a problemi e questioni generati dalla formulazione, errata, di tale legge. E, in un eventuale rimpasto di governo, con lui nuovo premier e forse Guglielmo Epifani ministro del Lavoro, qualcosa potrebbe muoversi davvero.
Epifani, intervenendo tempo fa sulle pensioni, aveva ribadito la necessità di affrontare e risolvere una volta per tutte la questione esodati, per cui “vanno fatte due operazioni: allargare il numero di coloro ai quali il governo deve dare delle risposte; pensare non solo agli esodati in essere, ma anche all’altra tipologia di esodati che si creerà coll’innalzamento del pensionamento generato dalla legge Fornero”.