Si discute spesso dei rapporti tra l’Italia e Pechino. La Cina, secondo le statistiche, da anni sceglie una Nazione e mese dopo mese mira ad acquisire alcune delle sue aziende presentando sempre delle ottime offerte in base all’elevata disponibilità di capitale.
E’ ormai noto ai più che il 2014 sembra essere proprio l’anno dei rapporti tra Cina ed Italia. Rapporti che, come testimonia lo sbarco di Barilla con un prodotto studiato ad hoc sul mercato cinese, viaggiano in entrambe le direzioni.
Le ultime voci parlano, tornando al nostro territorio, di un’offerta interessante per AnsaldoBreda e Ansaldo Sts proveniente manco a dirlo dalla Cina. Per ora l’unica offerta giunta a Finmeccanica per acquisire le aziende di trasporto ferroviario era quella firmata dalla giapponese Hitachi, unica a esporre una proposta di acquisto (anche se non vincolante) entro il termine del 17 novembre. Pochi giorni prima si era invece ritirata China Cnr, l’azienda di produzione di materiale ferroviario che aveva formato a tutti gli effetti una cordata cinese con Insigma, società specializzata nel segnalamento ferroviario.
Ma nei giorni successivi Insigma è riuscito a reclutare un nuovo partner, Xinzhu Corporation, un gruppo che fabbrica macchinari per la costruzione di infrastrutture e anche veicoli specializzati e che è quotata alla Borsa di Shenzhen. Ora la rinnovata cordata cinese, stando a quanto quanto rivelato da fonti stampa italiane, ha presentato una richiesta a Finmeccanica di rientrare in gara con una offerta vincolante.
Da notare che invece l’offerta di Hitachi, almeno per il momento, non è vincolante: i giapponesi, prima di concretizzare, hanno richiesto dettagli sulla redditività di alcune commesse di AnsaldoBreda, in particolare quelle per gli Etr 1000 ad alta velocità destinati a Trenitalia e per i treni regionali.