L’Italia sta vivendo una forte contraddizione messa in evidenza da alcuni analisti che hanno notato la partecipazione del nostro paese al fondo Salva Stati ed hanno notato anche la difficoltà del governo Letta nel trovare i soldi necessari per l’abolizione dell’IMU.
In pratica non ci sono soldi per mettere in atto tutte le proposte del governo Letta che oltre ad abrogare l’IMU vorrebbe anche rifinanziare la cassa integrazione e offrire un nuovo stimolo alle imprese. Sono proprio queste ultime, invece, a subire il primo salasso.
Infatti l’acconto IMU sarà valido per le seconde case e per le attività produttive. In pratica, chi ha una prima casa, non deve preoccuparsi: l’acconto IMU di giugno è stato congelato. Per gli altri, però, si prepara una stagione di rincari. per esempio i rincari potrebbero costare molto alle imprese che si troveranno a pagare il 50 per cento in più di quello che hanno pagato l’anno scorso.
►L’Ocse contraria alle modifiche all’IMU
La media del rincaro è stata calcolata tenendo conto di quello che succede in alcune grandi città, per esempio Torino, Milano, Bologna, roma, Napoli o Lecce. Tutti gli aumenti dipendono dal fatto che l’incremento delle aliquote locali, stavolta, si possono far valere anche nel primo acconto di giugno.