Se la maggior parte dei cittadini europei, circa il 65%, continua a ritenere che far parte dell’ Unione europea può rappresentare un “beneficio” per il proprio paese di sicuro lo stesso pensiero non è presente in Italia, dove più di due terzi dei cittadini italiani interpellati dai vari sondaggi che sono stati condotti, sono convinti che l’economia è stata fortemente, se non del tutto, danneggiata proprio dall’Unione Europea.
I dati in realtà sono addirittura peggiori di quelli che sono stati registrati in Grecia, dove solo il 44% dei cittadini è contro Bruxelles. In Portogallo la quota di cittadini scontenti è pari al 56%, in Spagna è pari al 53%, in Germania è pari al 47% e in Francia è pari al 46%. I risultati conseguiti dal Transatlantic Trends’ del German Marshall Fund of the United Stats sono stati fatti pervenire dal ministro italiano degli Affari Esteri Mogherini.
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Dal sondaggio si segnala anche che la gestione della crisi fa sì che ci sia una divisione tra nord e sud. In Germania il 60% ritiene che la Ue non ha fatto a sufficienza per affrontarla, ma il 72% è anche certo che siano stati i paesi del sud a non fare ciò che dovevano. In Italia al contrario è l’87% a essere convinto che sia Bruxelles a non aver agito nella maniera opportuna (anche se il 74% ammette anche errori dei governi nazionali).
Nell’indagine – come riportato dall’Ansa -, tenuta in 11 paesi europei oltre che negli Usa e – per la prima volta – in Russia, affiora che per il 66% degli italiani “la Ue ha danneggiato l’economia del Paese”.