L’ aumento dell’ aliquota Iva dal 21 al 22% previsto per il prossimo primo luglio fin dai tempi del Governo Monti si fa oggi sempre più vicino. E nelle ultime interrogazioni avvenute in questi giorni in Aula in Senato anche il Ministro dell’ Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni non ha potuto fornire previsioni ottimistiche in merito al suo eventuale blocco.
Il blocco dell’ aumento dell’ aliquota di un solo punto percentuale costerebbe al Governo ben 4 miliardi di euro, che, sommati ai 4 miliardi che si stanno ora impegnando sul fronte del rinvio Imu già operativo per decreto, darebbero come somma un totale di 8 miliardi di euro. Uno sforzo economico che le limitate risorse dello Stato italiano non permettono al momento di sostenere.
>Per Confindustria la priorità è il costo del lavoro
L’ Italia, ha precisato il Ministro, ha dei margini di manovra molto limitati. Senza contare poi il fatto che il governo è attualmente impegnato per la riduzione della pressione fiscale, per la riforma della tassazione immobiliare e che ulteriori tagli di spesa non sarebbero rinvenibili.
Ci sono però allo studio anche un paio di ipotesi opposte, come un rinvio a 3 mesi per poter meglio monitorare la situazione economica globale.