Le famiglie italiane non riempiono più i carrelli quando si dirigono al supermercato. In esso ci vanno a finire sempre meno prodotti base riguardanti l’alimentazione. Ecco le percentuali dei cali:
frutta: -4 %;
pesce: -5 %;
carne bovina: -6 %;
vino: -7 %;
olio di oliva: – 8%;
I dati sono forniti da Ismea e riguardano il primo trimestre. In questo contesto, l’Istat ha rilevato che i prezzi per gli alimentari sono aumentati del 2,7 per cento.
Tale aumento si deve all’aumento degli acquisti low cost. Secondo Coldiretti ciò ha privato il Paese degli alimenti essenziali per la propria dieta. Sempre secondo Coldiretti, al momento, il 12,3 per cento degli italiani non riesce a fare un pasto adeguato in termini di apporto proteico almeno una volta ogni due giorni.
Ciò si riperquote sulla salute.
Ad aprile, i prezzi al consumo dei prodotti alimentari sono aumentati di molto.
La Coldiretti, infatti, ha spezzato una lancia in favore delle aziende agricole, asserendo che per vedere l’economia in ripresa si dovrà sospendere la prima rata dell’imposta municipale unica per “beni funzionali all’attività produttiva quali terreni e fabbricati rurali”.
Il presidente Coldiretti Sergio Marini, ha precisato che “se non si interverrà adeguatamente le imprese agricole saranno costrette ingiustamente a versare a giugno una rata pari a 346 milioni tra terreni e fabbricati strumentali”.
Ma è anche necessario scongiurare l’aumento Iva previsto per il primo di luglio 2013 al fine di evitare ulteriori effetti depressivi riguardanti i consumi con risultati opposti a quelli che si intende ottenere sulle casse dello Stato.