Per la BCE la ripresa economica dell’Europa sarà lenta ma c’è bisogno di più credito

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 Il Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, è tornato a parlare davanti al Parlamento Europeo e ha fatto luce sulla situazione economica che attende l’Eurozona nei prossimi mesi, confermando la continuità delle politiche messe in atto dall’Eurotower e sottolineando l’esistenza di alcuni freni allo sviluppo.

Le priorità della BCE per la ripresa economica europea

Mario Draghi, all’indomani della vittoria politica di Angela Merkel in Germani, ha infatti affermato che per il prossimo trimestre la ripresa economica dell’Eurozona viaggerà ancora su ritmi molto lenti e che, per questo motivo, la politica della Banca Centrale verrà mantenuta accomodante proprio come accennato anche in passato. I tassi del denaro rimarranno quindi fissi ai livelli precedenti per tutto il tempo necessario, o almeno fino a quando anche l’inflazione non avrà superato quello che viene considerato il livello obiettivo del 2%.

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Sull’Europa ancora incombono numerosi problemi e difficoltà che costituiscono un grande freno allo sviluppo. Uno di questi consiste ad esempio nell’alto tasso di disoccupazione della popolazione europea, che ancora non accenna a diminuire e costituisce per tutti gli economisti un motivo di grande timore e apprensione.

Secondo previsioni di medio e lungo periodo, inoltre, l’andamento dei prezzi dovrebbe rimanere piuttosto stabile e così il livelli dell’inflazione. In questa situazione, tuttavia, Mario Draghi ha invitato le banche ad accrescere i livelli di credito concessi a famiglie e imprese, forti anche della ricapitalizzazione dei mesi passati. La BCE, anzi, si è detta disponibile anche ad una nuova Ltro – la tipologia di finanziamento illimitato agli istituti di credito già concesso tra il 2011 e il 2012 al fine di risolvere al situazione.

 

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