La crisi di MPS spiegata in quattro punti non è sufficiente ad entrare nella profondità della questione Antonveneta perché l’ipotesi, allarmante dal punto di vista finanziario, è che ci siano di mezzo delle tangenti.
Tutto quel che c’è da comprendere è il sistema Mussari che ha dato origine alla valanga MPS. Nel 2007, infatti, ci sarebbe stato un versamento di circa 2 miliardi di euro su un conto in una banca di Londra. L’entità del “bonifico” non sarebbe altro che un sovrapprezzo per l’acquisto di Antonveneta, usato per oliare gli ingranaggi della politica. Insomma il costo delle tangenti pagate dal management del Monte dei Paschi.
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Nel 2007, il MPS di Mussari ha comprato la banca Antonveneta dal Banco Santander che era pronto a chiudere l’affare per 7 miliardi di euro, ma il management italiano ci ha tenuto ad offrirne di più: 9 miliardi di euro versati in due tranche e su due conti diversi, uno del banco Santander su cui sono finiti 7 miliardi e il famoso conto londinese.
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Quei soldi “inglesi”, poi, attraverso una serie di scudi fiscali, sarebbero in parte rientrati nel nostro paese. I PM della Procura di Siena stanno indagando insieme alla polizia valutaria di Roma su queste ipotesi e se fossero confermate alcune piste, ci sarebbe la conferma che oltre a Mussari sono molti gli uomini coinvolti in questa truffa.