Le stime di S&P, fanno notare che la ripresa nella zona euro deve essere nutrita. La recessione sta progressivamente rallentando e la ripresa della crescita sarà tra gli Stati lenta e differente. Queste le stime degli economisti di Standard & Poor’s.
Da una parte si ha la crescita in Germania che sta arrivando al punto di svolta (pil 0,5% quest’anno e 1,8% nel 2014), in Francia ci sarà una ripresa più debole (0,2% e 0,6%), mentre per Italia e Spagna sarà negativa nel 2013 e a 0,4% e 0,8% nel 2014. Il pil nell’Eurozona sarà nel 2013 a quota -0,6%, nel 2014 a 0,9%.
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Più indicatori dicono che la ripresa europea avrà un corso difficile. Se nel consolidamento dei bilanci potrà esserci qualche allentamento la crescita del settore privato sarà lenta. “Il muro del debito privato continuerà a essere un ostacolo, la differenza fondamentale rispetto agli Usa in cui il debito privato in percentuale del pil è calato più rapidamente”
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S&P mette in evidenza che il calo del tasso di inflazione ha fatto affiorare il pericolo della deflazione in qualche Paese debole dell’eurozona, che la crescita dell’offerta di moneta è rallentata all’1,4% nei 12 mesi fino a ottobre dal 2% a settembre.
Gli stress test della Bce sulle banche “potrebbero essere un passo fondamentale per restaurare la fiducia nei mercati interbancari”, ma la Bce potrebbe essere nelle condizioni di dover prendere “misure non convenzionali addizionali prima di completarli, incluse nuove operazioni di finanziamento a lungo termine a scadenza molto lunga”.