Sottoscrivere un mutuo al 100 per cento, fino a pochi anni fa ma ancora oggi rappresenta un sogno, eppure pare sia la tendenza del mese di ottobre. Un autunno a tutto mutuo. Vediamo in che modo la morsa del credito sta allentando la presa.
Non è un’indiscrezione ma una vera e propria rilevazione effettuata dall’ABI che ha analizzato l’erogazione dei mutui fatta da 84 istituti tra gennaio e luglio 2014. Sono stati erogati 14,6 miliardi di euro e pare che ci saranno erogazioni sempre più consistenti.
> Il mutuo a tasso variabile è ancora conveniente?
I mutui al 100 per cento, chiaramente sono prodotti molto particolari che non tutte le banche possono proporre. In più per erogarli, in genere, sono chieste parecchie garanzie, prima tra tutte una polizza fideiussoria a copertura della parte di mutuo che eccede il classico 80%. In questo modo, però, il tasso cresce leggermente tra lo 0,20 e lo 0,50 per cento.
Un’altra situazione che si deve verificare è che i richiedenti abbiano un contatto a tempo indeterminato e un doppio reddito famigliare. Detto ciò, alcuni intermediari online hanno cercato di capire quali sono gli istituti di credito che realmente offrono questo tipo di contratti.
Creacasa del Gruppo Credem, per esempio, copre fino al 95 per cento con mutui a 25 anni, TAEG al 2,65% e spread al 3,65%.
Intesa Sanpaolo con il Mutuo Domus Fisso ha una durata da 6 a 30 anni e riesce a finanziare fino al 95% del valore dell’immobile ma soltanto se l’importo richiesto è di massimo 300 mila euro e se i soldi sono usati per l’acquisto della prima casa.
Con le garanzie integrative che dicevamo in apertura c’è anche la Banca Popolare di Bari che propone un mutuo a tasso variabile al 100 per cento con TAN del 6,15% per il tasso fisso e spread del 4,35% e con TAN al 4,45% e spread al 3,95% per i tassi con opzione variabile.