Buona parte delle professioni italiane hanno bisogno di essere aggiornate. Mentre la crisi economica riduce ancora le speranze di ripresa dell’ Italia, anche il mercato del lavoro soffre i disagi della crisi. Ci sono infatti in Italia molte professioni, cioè circa 14 milioni di lavoratori, che avrebbero bisogno di essere aggiornate.
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L’ aggiornamento delle competenze e delle conoscenza dei lavoratori viene però effettuato solo in una piccola parte degli occupati totali. Una recente ricerca compiuta dall’Istat – Isfol ha infatti dimostrato che solo il 52 per cento dei lavoratori totali è soggetto ogni anno a programmi di aggiornamento delle competenze.
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Lo studio ha anche rilevato che tre in generale sono le qualità che sono più presenti nei lavoratori e nelle professioni che meglio sanno resistere alla crisi. Si tratta della flessibilità, della creatività e della resilienza, che possono essere considerate come fattori di protezione contro la perdita del lavoro.
Secondo lo studio realizzato di recente queste capacità sono già appannaggio di una particolare categoria di lavoratori italiani, i ricercatori attivi nel campo delle scienze mediche, ai quali è possibile aggiungere anche i docenti universitari in scienze biologiche.
Lo studio ha analizzato inoltre quali sono le professioni che danno le migliori opportunità di realizzare le proprie aspirazioni professionali, le quali sono risultate essere le professioni degli artigiani specializzati, come i lavoratori del cuoio, della pelle e del legno. Questi ultimi ricevono anche un buon riconoscimento dei loro meriti.