Timidi segnali di ripresa, dopo quelli provenienti dall’industria, arrivano in questo 2014 anche dal mercato immobiliare. Segnali che lasciano presagire che sarà un anno di svolta. Un anno in cui i prezzi non saliranno e in cui vi sarà un incremento significativo (e già verificabile ad occhio nudo) di offerta e domanda. Inoltre, l’attenzione è posta sulle quotazioni. Più o meno stabili, sicuramente non destinate a schizzare alle stelle. Il mattone, dunque, manda segnali di ‘quiete’ dopo la tempesta. Timidi segnali positivi.
Vale, dunque, la pena ipotizzare di fare un mutuo quest’anno. I motivi sono tanti. Uno di questi? Il gap esistente tra prezzo richiesto e prezzo offerto si sta assestando su parametri che non oscilleranno. E’ quanto si evince dall’ultimo sondaggio di Banca d’Italia, Tecnoborsa e Agenzia delle Entrate, secondo cui il divario si è attestato al 15,7%, tre decimi di punto in meno in confronto al tetto massimo storico di inizio 2013.
Ciò vuol dire che i venditori stanno riducendo le loro aspettative di realizzo, assecondati da agenti immobiliari non più disposti a perdere tempo e soldi mettendo sul mercato immobili a prezzi irrealistici. Un fattore che, stando ad alcune analisi, potrebbe impattare negativamente sul mercato è quello fiscale, con il ritorno dell’imposizione sull’abitazione principale e l’incremento delle tasse sugli altri immobili. È vero che le imposte sulla prima casa hanno un impatto psicologico negativo, ma in termini reali non possono costituire oggi un ostacolo all’acquisto.
> Perché conviene fare un mutuo ora
I segnali di ripresa, seppur timidi, dunque ci sono. Sta agli acquirenti saper coglierli.