Brutta chiusura dell’anno passato per il gruppo Peugeot. La casa chiude il 2012 con gravissime perdite, provocate dalla crisi dell’auto in Europa e dal deterioramento della posizione competitiva di Psa Peugeot.
Il gruppo ha rilasciato 2,82 milioni di veicoli a fronte dei 3,09 del 2011, facendo registrare un calo della quota di mercato in Europa dal 13,3 al 12,7%.
Bene solo in Cina
L’azienda è andata male anche in Sudamerica, zona in cui ha fatto registrare un -13% per quanto riguarda le vendite. Migliora, seppur di poco, la situazione in Cina, dove Peugeot fa registrare un discreto +9%. Proprio dalla Cina arriva un dividendo di circa 80 milioni di euro, di gran lunga inferiore, tuttavia, ai miliardi di cui possono godere i leader di mercato Vw e General Motors.
Il numero uno di Peugeot Philippe Varin, intanto, ha garantito che il piano di ristrutturazione concretizzato nel corso del 2012 è coerente con gli obiettivi: sono già stati tagliati i costi per 1,2 miliardi e sono state vendute attività per circa 2 miliardi; le giacenze di veicoli sono state riportate ai livelli del 2010.
Il debito netto industriale è sceso in un anno da 3,36 a 3,15 miliardi di euro, in virtù dall’aumento di capitale da 1 miliardo che ha visto fra l’altro l’ingresso come socio di General Motors; nel corso dell’anno la gestione ha bruciato circa 1,4 miliardi. Nei giorni scorsi si sono tavvia succedute le voci di un possibile intervento di Parigi nel capitale, voci per ora smentite dal Governo francese.