Come promesso, anche se non tutti sono di questa opinione, il Governo messo a punto da Matteo Renzi si sta dando da fare per salvare l’Italia e la sua economia. Tre i cardini dei provvedimenti messi a punto da Renzi e dai suoi ministri: piano casa, jobs act e scuola.
Abbiamo già parlato del Jobs Act e degli interventi programmati per il mondo del lavoro, occupiamoci ora del Piano Casa e delle novità che questo apporterà.
Tra i settori di intervento previsti dal Piano Casa – affitto, alloggi popolari e edilizia residenziale – per cui sono stati messi a punto degli interventi mirati a dare un aiuto agli inquilini in difficoltà economica e maggiori garanzie agli affittuari, oltre che il rilancio del settore immobiliare che sta vivendo un momento particolarmente complicato.
Le novità sono cinque e riguardano cedolare secca, bonus mobili, case popolari, morosi incolpevoli e fondo per l’affitto. Vediamoli nel dettaglio.
Piano casa, le novità del Governo Renzi
Cedolare secca
Riduzione dell’aliquota dall’attuale 15% al 10%, ma solo per le locazioni a canone concordato e gli alloggi universitari nel triennio 2014/2017.
Morosi incolpevoli
Per dare un sostegno economico a tutti gli inquilini che non riescono a pagare l’affitto, il cui numero è sempre crescente, i due fondi dedicati – il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli sono stati aumentati complessivamente di 326 milioni di euro.
Case popolari
Stanziati 400 milioni di euro per un piano di recupero di 12.000 alloggi ex IACP con adeguamento energetico e 68 milioni di euro per il recupero di altri 2.300 alloggi per le categorie sociali disagiate.
Bonus mobili e incentivi fiscali
La spesa per l’acquisto di mobili dopo una ristrutturazione su cui sono previste detrazioni IRPEF, potrà avere importo superiore a quello della ristrutturazione se entro la soglia limite di 10.000 euro.
Nel triennio 2014-2016 i soggetti titolari di contratti di locazione di alloggi sociali adibiti ad abitazione principale possono usufruire di una detrazione da 450 a 900.