Una raccolta di 126 pezzi che comprendono sia le ceramiche che le sculture. Tutto è stato messo all’asta da Sotheby’s a Londra e il ricavato sarà devoluto all’erede del pittore che impiega i soldi così ottenuti per progetti umanitari come la costruzione di ospedali nel Terzo Mondo.
Prezzo da record per la collezione di ceramiche targata Picasso. Si tratta di sculture e piastrelle che l’artista avrebbe realizzato tra il 1947 e il 1960 durante un soggiorno febbrile in Costa Azzurra. Ad incassare il ricavato della vendita all’asta è Marina Picasso che si aggiudica ben 12 milioni di sterline, che equivalgono a 17,3 milioni di euro.
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Alla vigilia dell’asta si pensava di ottenere la metà da questa vendita. Fortunatamente il mercato dell’arte è riuscito a dare il suo sorprendente risultato. Le ceramiche affidate al miglior offerente e realizzate dall’artista nel laboratorio di Georges et Suzanne Ramié, saranno alla base della costruzione di ospedali nel Terzo Mondo. L’erede ha reso noto quello che farà del suo piccolo tesoro.
Appena un mese fa un altro Picasso era stato battuto all’asta realizzando il record d’incassi: la tela “Les femmes d’Alger” battuto da Christie’s a New York per oltre 179 milioni di dollari. Scrive Repubblica che questo successo è stato ottenuto
polverizzando il record mondiale per un quadro battuto all’asta che apparteneva al trittico “Tre Studi” di Lucian Freud venduto per 142,4 milioni di dollari nel 2013.
Un altro record lo ha stabilito ‘Pointing man’ dello svizzero Alberto Giacometti venduta per 141 milioni. Nuovo record per una scultura. E’ stata l’asta del secolo: in sala e al telefono collezionisti di tutto il mondo. Ma l’opera su tela del pittore spagnolo non è però l’unico quadro ad essere stato comprato a cifre record: così, da Gauguin a Van Gogh, il “Telegraph” ha stilato una lista dei dieci dipinti più costosi della storia, oltre al già citato “Donne di Algeri”.