L’economia italiana continua a navigare in continue acque. Lo conferma l’Istat, che lancia ulteriori segnali d’allarme per il prosieguo del 2013. Il Pil è calato del 2,4% nel 2012. Durante questi primi mesi del nuovo anno si sono verificati nuovi rallentamenti, con la conseguenza che il calo per il momento è di un ulteriore punto in percentuale.
Se si dovesse continuare su questa falsa riga il risultato sarebbe ancora negativo. I dati sono in linea con quelli rilanciati dal Rapporto Bes, secondo il quale peraltro gli italiani in difficoltà sono 6,7 milioni: 2,5 milioni in più rispetto all’anno precedente.
Vittorio Grilli fiducioso
Malgrado le preoccupazioni dell’Istituto di Statistica, il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, è fiducioso. I dati, peraltro, non rappresentano una sorpresa per lui: “Miparesembra che tutti convergano sul fatto che la seconda metà del 2013 sarà in positivo. E’ chiaro che bisogna attendere per vedere con che forza si riuscirà ad invertire la tendenza. Il -2,4% era già nei nostri dati sappiamo che è una congiuntura complicata”.
Conferme Istat 2012
Per quanto concerne il quarto trimestre dello scorso anno, l’Istat ha confermato la performance dello 0,9% da parte del Prodotto interno lordo, da mettere a paragone ovviamente con il terzo trimestre. In totale si tratta di un -2,8% se si effettua una comparazione con il periodo ottobre-dicembre del 2011. I dati sono condizionati dal fatto che c’è c’è stata una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e una in più rispetto al quarto trimestre del 2011.