Pirelli vola a Piazza Affari. La Borsa di Milano, adesso, chiede un premio più alto per aderire all’Opa sulla Bicocca.
A seguito dell’annuncio dell’offerta a 15 euro sulle ordinarie e sulle risparmio che sarà lanciata dopo l’estate da ChemChina e da Camfin, le azioni ordinarie hanno avviato le contrattazioni in rialzo dell’1,5% a 15,46 euro. Nel contempo, le risparmio hanno ricavato lo 0,9% a 15,34 euro.
Il movimento conferma quanto già si è evinto nella seduta di venerdì cioè nell’orientamento dei gestori e investitori a chiedere un premio maggiore per aderire all’offerta. La situazione attuale, tra il boom a Piazza Affari e le buone prospettive offerte dalla cordata cinese, è stata così commentata dagli esperti:
Il successo dell’offerta pubblica a 15 euro non può essere dato per scontato. Sarà importante. monitorare come si comporterà un grosso azionista di Pirelli come Malacalza che possiede il 7% del gruppo degli pneumatici in trasparenza. Di certo per il numero uno della Bicocca, Marco Tronchetti Provera, l’accordo rappresenta una grande opportunità per Pirelli che ha risposto così alle critiche dei sindacati all’operazione sostenendo che l’approccio al business e la visione strategica” dei soci cinesi garantiscono lo sviluppo e la stabilità di Pirelli.
Mediante una nota, ieri, Camfin (la scatola che possiede il 26,2% di Pirelli e fa capo a soci italiani – Tronchetti Provera in testa, con Intesa e Unicredit – e ai russi di Rosneft) ha confermato l’impianto che era emerso nei giorni scorsi. Tra le novità, spunta un vincolo all’italianità dell’azienda: per poterne spostare il quartier generale e determinare “il trasferimento a terzi della proprietà intellettuale di Pirelli” sarà necessaria una maggioranza rafforzata che superi il 90% del capitale.