Gli analisti della Cgia di Mestre hanno calcolato che entro la fine dell’ anno, in particolare nei mesi di novembre e di dicembre, potrebbe venire a crearsi una sorta di ingorgo fiscale, dovuto all’ accumularsi di ben 24 diverse scadenze, tra contributi e tasse, che potrebbero gravare molto sui bilanci delle piccole imprese italiane, che già soffrono la morsa del credit crunch.
> Le scadenze fiscali di fine anno per le piccole imprese
E un altro aspetto di questo stesso fenomeno potrebbe essere l’ insolito aumento di alcune fra le principali tasse che attendono i contribuenti italiani: Imu, Iva, Tares e acconti Irap e Irpef.
> 24 scadenze fiscali a fine anno
La Tares, in particolare, potrebbe subire un aumento entro fine anno. Gli analisti della Cgia, infatti, hanno ipotizzato che soprattutto l’ ultima rata della Tares potrebbe subire un cospicuo incremento, pari più o meno al 15%, dal momento che l’ ultima parola in merito al suo ammontare spetta ai Comuni.
Per la prima e la seconda rata, invece, si potrà fare riferimento agli importi già pagati in precedenza per la Tia o per la Tarsu. E dall’ ultima rata, di conseguenza, saranno detratti gli importi già versati con le prime due.