Per Oscar Giannino si potrebbe fare un discorso molto simile a quello fatto per Antonio Ingroia. Anche lui, infatti, avrebbe potuto sperare in una partecipazione al governo che uscirà da queste elezioni politiche 2013 se si fosse coalizzato con il centro destra. Così, solo, visti anche gli ultimi exit poll, le sue speranze sono davvero ridotte al minimo.
Un peccato -a prescindere dalle preferenze politiche- perché il suo programma ha dei punti interessanti sia sul fronte dei tagli alla spesa e alle tasse che sulle liberalizzazioni. Oscar Giannino ha portato alle urne il movimento chiamato Fermare il declino in dieci punti che si concentrano, per la maggior parte, nella taglio delle tasse e della spesa pubblica.
Il suo progetto è quello di un rinnovamento totale della politica, sia delle persone che la fanno che dei privilegi che con il tempo si sono accaparrate.
In primo luogo è necessario tagliare e rendere più efficiente la spesa pubblica di almeno 6 punti percentuali del PIL nell’arco di 5 anni, ridurre le tasse su chi produce, abbattere il debito anche attraverso la vendita di proprietà pubbliche, premiare il merito tra i dipendenti pubblici, promuovere liberalizzazioni e concorrenza anche nei servizi e nel sistema formativo.
Necessario, inoltre, anche adottare immediatamente una legislazione organica sui conflitti d’interesse e introdurre il vero federalismo con l’attribuzione di ruoli chiari e coerenti ai diversi livelli di governo.
Scenari possibili per il dopo elezioni
Beppe Grillo – Movimento a 5 Stelle
Mario Monti – Lista Civica per l’Italia
Antonio Ingroia – Rivoluzione Civile