Si approssima la privatizzazione di Poste Italiane. Il rinnovo del contratto di Poste Italiane con Cassa Depositi e Prestiti per la raccolta del risparmio postale, uno dei passi sostanziali in vista della prossima quotazione della spa, va verso la fase finale. E la sua durata si prolungherà da 3 a 5 anni. Nei clienti di Poste c’è un buon interesse per i titoli dell’azienda che verranno collocati sul mercato e le richieste iniziano già ad arrivare. L’amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi ha fatto il punto sull’azienda, sui suoi progetti per il futuro e sulla sua privatizzazione. «In questo periodo sono in atto i lavori, che sono verso la fase conclusiva, per la stipula del nuovo contratto» tra Poste Italiane e Cdp «che presumibilmente avrà durata di cinque anni, con convenienza di entrambe le parti», ha detto Sarmi, precisando che «è in via di finalizzazione anche il contratto di programma per il servizio universale».
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Non c’è ancora nessuna indicazione sulla valutazione precisa nè sulla scelta degli advisor per il collocamento, ma Sarmi ha fatto sapere che «c’è grande attesa» da parte dei mercati. «In questi giorni ho avuto modo di parlare con diversi esponenti del mondo finanziario internazionale.
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Tutti hanno manifestato grande attesa per questo evento, che può andare a caratterizzarsi come un elemento che non si vedeva da qualche tempo». Tra i progetti più veloci, c’è quello di sbarcare con Poste Mobile nel mercato brasiliano della telefonia, costituendo un modello di operatore virtuale come quello realizzato in Italia.