Precari, assunzioni a rischio?

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 Continua ad essere sempre più tortuosa la strada di coloro che hanno contratti atipici. Molto probabilmente sono, infatti, a rischio le assunzioni dei precari nella pubblica amministrazione a causa dell’attesa del responso che dovrà arrivare dalle Sezioni Unite della Cassazione, che sono state chiamate ad esprimersi sul decreto 101 che è stato approvato nello scorso mese di ottobre. Nel mirino della Suprema Corte c’è la parte del decreto che prevede il ricorso alle stabilizzazioni senza ricorrere necessariamente a nuovi concorsi.

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Se, infatti, il decreto legislativo 101 aveva previsto la conversione dei rapporti in scadenza con assunzioni a tempo indeterminato, senza dover passare per forza di cose dall’anticamera del concorso pubblico e di conseguenza, la conversione dei rapporti di lavoro da tempo determinato a indeterminato sarebbe stata connessa solo a particolari vincoli di spesa e di bilancio degli enti regionali, l’articolo 97 della Costituzione stabilisce la necessità del superamento di concorso regolarmente indetto, tanto che possibili violazioni potrebbero anche presupporre la decadenza del contratto in essere.

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Ora non rimane quindi che attendere la pronuncia della Cassazione, soprattutto per le Regioni, per stabilizzare il personale. Tutto potrebbe dunque di nuovo cambiare e portare alle assunzioni meritocratiche attraverso concorso. Poi d’altronde, già con il governo Letta il decreto 101/2013 che doveva stabilizzare 120mila precari nella pubblica amministrazione, insieme alla Legge di stabilità, correva il rischio di creare 190mila disoccupati in più a danno della sanità, della ricerca, dell’amministrazione e degli enti locali, assunzioni cancellate per mancato rinnovo alla naturale scadenza.

 

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