Coldiretti traccia il profilo degli under 30 italiani. Giovani che ancora vivono a casa dei propri genitori, che sarebbero disposti a qualsiasi tipo di mansione lavorativa pur di avere uno stipendio, e che sono disinteressati alla politica. Sfiducia nei ‘Governatori‘ o semplice ignoranza? La panoramica che esce dall’analisi di Coldiretti è molto chiara. Il dossier, dal titolo “I giovani italiani e il lavoro nel 2014”, è stato presentato all’Assemblea elettiva di Giovani Impresa Coldiretti.
I dati del dossier parlano chiaro: metà dei trentenni italiani vive in virtù del supporto economico dei propri genitori, o di altri parenti stretti. I giovani devono essere per forza aiutati fino all’età avanzata per far si che sopravvivano. Il dato complessivo di coloro in questa situazione si aggira intorno all’80% se si tengono in considerazione gli under 34.
Così, il 75% dei giovani del nostro Paese vive ancora con i genitori in casa. Questo il bilancio di Roberto Moncalvo, presidente dell’ente:
La famiglia è diventata una rete di protezione sociale determinante che opera come fornitore di servizi e tutele per i membri che ne hanno bisogno. La struttura della famiglia italiana in generale, e di quella agricola in particolare, considerata in passato superata, si è invece dimostrata, nei fatti, fondamentale per non far sprofondare nelle difficoltà della crisi moltissimi cittadini. La famiglia deve tornare ad essere un punto di riferimento delle politiche di sviluppo perché se al suo interno ha le risorse per sopportare meglio la crisi dal punto di vista economico, dal momento che è soprattutto in Italia un presidio di imprenditorialità diffusa che il Paese non può perdere. Questo vale anche nelle campagne e non per nulla l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2014 Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare.
I giovani, oggi, a costo di lavorare e di portare a casa soldi a fine mese farebbero qualsiasi cosa. Un giovane su quattro (stando al dossier) accetterebbe un posto spazzino, il 27% entrerebbe in un call center e il 36% farebbe volentieri il pony express.