Disporre di un conto corrente offre ai titolari diverse modalità per entrare – o meglio rientrare – in possesso delle somme depositate in una banca o in un istituto di credito in caso di necessità.
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L’operazione attraverso la quale tutti i titolari di conti correnti possono disporre di una certa quantità di denaro in contanti in precedenza depositata sul proprio conto corrente è il prelevamento, che nel linguaggio corrente viene spesso definito anche prelievo.
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Ecco quindi quali sono le modalità di prelevamento di norma a disposizione dei titolari di conto corrente per il ritiro dei contanti.
La possibilità più comune e diffusa è quella di recarsi di persona presso uno degli sportelli della propria banca e ritirare la somma preventivata. In questo caso sarà necessario però compilare l’apposito modulo di richiesta dei contanti, che andrà riempito con una serie di dati pertinenti al prelevamento, come la data, l’intestatario del conto, la cifra richiesta, la firma, etc, ed essere identificati attraverso il proprio documento di identità dal cassiere che compie l’operazione.
Un secondo metodo per prelevare i contanti dal conto corrente è quello di servirsi della carta id debito, il cosiddetto bancomat, che consente il prelievo presso tutti gli sportelli automatici ATM del gruppo, a titolo gratuito, e a titolo oneroso presso anche le altre banche.
I bancomat premettono in genere di prelevare 250 o 500 euro al giorno. Se si necessita di cifre più alte è necessario prenotare i contanti attraverso il servizio di prenotazione, che deve in genere avvenire con almeno un giorno di anticipo per permettere il recuperi dei contanti.