Per far ripartire un paese in crisi la scuola è uno dei punti fondamentali che non deve essere trascurato. E in Italia la scuola è un settore che, specialmente negli ultimi ani, non ha avuto le attenzioni e il sostegno necessario per poter essere competitiva con i sistemi di istruzione degli altri paesi.
► Nessun taglio a scuola, istruzione e ricerca
Ma si potrebbe cambiare direzione. Il nuovo Ministro dell’Istruzione ha presentato questa mattina di fronte alle commissioni Istruzione e Cultura di Senato e Camera le linee programmatiche su scuola, università e ricerca.
Il primo punto sul quale si è soffermato il Ministro Carrozza è stato il piano di assunzioni per il triennio 2014/2017: secondo il ministro sarà possibile dare lavoro a circa 44.000 mila precari della scuola, grazie al turn-over previsto per quel periodo.
I 44.000 nuovi assunti della scuola saranno tutti docenti di ruolo e il Ministro ha garantito che le nuove assunzioni saranno equilibrate tra assorbimento del personale precario e concorso pubblico.
► La scuola entra in crisi sul fronte gite
Oltre alle nuove assunzioni, il Ministro ha anche proposto alcune deroghe per la Riforma Fornero. In primo luogo è necessario rivedere le norme che prevedono l’inquadramento dei docenti inidonei nei profili di assistente amministrativo e tecnico e poi si dovrebbero prevedere delle revisioni del sistema delle pensioni della scuola per dare la possibilità al personale scolastico che ha maturato i requisiti pensionistici previsti per l”anno scolastico 2011/2012 di andare in pensione nell’anno scolastico successivo secondo la precedente normativa.