Secondo l’ Ufficio Studi della Confcommercio i grandi mali che impediscono al Paese di imboccare la strada della ripresa sono essenzialmente due: la pressione fiscale e l’ evasione. Sono questi, infatti, i due fattori, strettamente collegati tra loro, dal momento che il secondo sembra essere una diretta conseguenza del primo, che di giorno in giorno intaccano il prodotto interno lordo italiano – PIL.
> Dalla lotta all’ evasione fiscale mancano 500 miliardi
L’ Ufficio Studi della Confcommercio ha infatti rilevato che l’ economia sommersa italiana ammonta oggi al 17,4% del PIL e sottrae al Fisco un imponibile totale di 272 miliardi di euro all’ anno. Il sommerso italiano è dunque il più alto fra i Paesi del mondo che possiedono una economia avanzata, ed è seguito subito dopo da quello di Messico – 11,9% del Pil – e Spagna – 9,5% del Pil.
> Aumenta a dismisura il peso delle imposte locali e centrali
Ma il problema dell’ evasione fiscale è strettamente connesso con quello della pressione fiscale, che in Italia ha oggi raggiunto un altro livello record rispetto alle medie dei Paesi più avanzati. La pressione fiscale italiana è pari infatti al 54% del PIL e nella classifica dei cittadini che pagano più tasse gli italiani sono seguiti subito dopo dai danesi – 51,1%- e dai francesi – 50,3%.