La prima riunione dell’anno tra i consiglieri di Alitalia è durata sette ore ed è stata ricchissima di colpi di scena.
Sette ore di fuoco. L’azienda vive un momento critico, con le casse quasi prosciugate e il rischio che i pagamenti di febbraio slittino a data da destinarsi.
L’erosione del capitale della compagnia aerea è un argomento che tiene banco da tempo. L’urgenza di inserire nuovi fondi nella casa esiste ed è stata già palesata abbondantemente. Il problema è che ora il tempo per farlo si è ridotto ulteriormente al lumicino.
Così, durante la riunione di ieri, la prima dell’anno, i consiglieri sono giunti a una decisione: tutti i soci verseranno un prestito alla Società per la sua ‘sopravvivenza’. La cifra nel complesso si aggira intorno ai 150/200 milioni.
Appuntamento al 4 febbraio
Ora, i soci si incontreranno il prossimo 4 febbraio per capire se c’è la possibilità di ricevere gli introiti da parte degli azionisti, così da rilasciare la cifra esatta per il finanziamento e rendere note le modalità di suddivisione della cifra stessa.
Il Cda ha optato per un prestito e non per un aumento di capitale, in quanto c’è urgenza di un finanziamento immediato. L’aumento di capitale, per prassi, comporterebbe tempi più lunghi. Si dovrebbe procedere con una delibera dell’assemblea, la quale implica un periodo burocratico non indifferente.