I piani individuali di previdenza sono degli strumenti di previdenza complementare che permettono di avere una rendita vitalizia al raggiungimento della pensione che si aggiunge alle prestazioni del sistema pensionistico pubblico.
Per avere diritto alla rendita, chi sottoscrive un PIP deve soddisfare sia i requisiti di accesso alla pensione minima erogata dal sistema previdenziale di stato e deve avere almeno cinque anni di contribuzione alla forma pensionistica complementare.
Soddisfatti i requisiti e raggiunta l’età pensionabile, si può scegliere tra diversi tipi di rendita:
rendita vitalizia, erogata vita natural durante,
rendita vitalizia reversibile, erogata al beneficiario o ad un soggetto precedentemente indicato,
rendita certa e successivamente vitalizia per un determinato numero di anni (cinque o dieci).
Il Pip è autogestito dal contraente, quindi, diversamente da quanto accade con altre tipologie di polizza sulla vita, il soggetto è libero di aumentare, ridurre, interrompere, riprendere i versamenti o variarne la periodicità.
Il Piano Individuale di Previdenza è una forma di pensione complementare che ben si addice alle caratteristiche tipiche dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti, anche se tutte le tipologie di lavoratori, come i dipendenti hanno la possibilità, prevista dalla normativa in materia, di sottoscriverne uno.