Solo il 6% dei direttori del personale intervistati da Manpower ha dichiarato di avere in previsione delle nuove assunzioni per la prossima primavera. Un numero molto esiguo che evidenzia le perduranti difficoltà del mercato del lavoro in Italia. Il restante 94% delle aziende italiane o manterrà il numero dei dipendenti stabile o ha intenzione di tagliare ulteriori posti di lavoro.
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Questo è quanto emerge dal sondaggio effettuato da Manpower sulle intenzioni delle aziende italiane per aprile, maggio e giugno 2013. La propensione all’occupazione dei datori di lavoro italiani -saldo aritmetico tra la percentuale coloro che prevedono un incremento della propria forza lavorativa e quella di chi annuncia una diminuzione- quindi, fa registrare un -10%.
A far registrare il dato peggiore sono le aziende del Nord-Est, da sempre considerate le più in salute, con un -13% del valore della propensione all’occupazione. Ma il dato è negativo, anche se in misura leggermente minore, anche per tutte le altre zone d’Italia.
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A livello di settore sono le costruzioni e il commercio, sia al dettaglio che all’ingrosso, a registrare i dati peggiori.
Secondo Stefano Scabbio, presidente e amministratore delegato di Manpower Italia:
gli indicatori prospettano una graduale ripresa dell’economia a partire dal2014, rimane noto che i positivi effetti sull’occupazione si manifestano in tempi più lunghi e le aziende, prima di tornare ad assumere, attendono una prolungata stabilità del mercato.