Quest’anno sarà certamente ricordato come quello che ha visto un tracolle del valore del metallo giallo, insieme al forte calo visto anche nel altro prezioso, l’Argento.
Le quotazioni in questa prima giornata settimanale, nell’oro hanno registrato nuovi ribassi attestandosi vicino a $1.230 per oncia ormai nuovamente vicini ai minimi toccati a giugno intorno a $1.1180 per oncia. Anche per il metallo bianco, la situazione rimane improntata alla debolezza; infatti il prezzo è a $19.60 lontano solo un dollaro e mezzo circa dai minimi registrati lo scorso mese di giugno.
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Ma quali sono le previsioni su questi due metalli? Non siamo ancora usciti dalla fase ribassista, commenta l’analista tecnico finanziario Carlo Vallotto responsabile dell’ufficio analisi di metalli-preziosi.it che vede possibile ancora prese di beneficio su questo settore, anche se “i fondamentali sono ancora favorevoli al possesso di oro, che come sappiamo è uno strumento fondamentale da inserire nella propria assett allocation”. ” Una percentuale del 5% o del 10% all’interno del proprio portafoglio, contribuisce a stabilizzare i rendimenti della gestione”.
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Anche le indicazioni fornite da SocGen, sostanzialmente avvallano la concezione dell’analista. SocGen infatti sottolinea che ” Per quanto riguarda l’oro, le attese sulle imminenti azioni della Federal Reserve e della Bank of Japan prevedono un ulteriore consolidamento del dollaro, con un successivo influsso negativo sul prezzo del metallo giallo. Gli analisti ritengono che per fine 2013 le estrazioni minerarie mondiali si attesteranno intorno a 2.900 tonnellate, in leggero aumento da 2.864 nel 2012, e in ulteriore saluta nel 2015 (2.920 tonnellate)”.
Anche sull’argento, Vallotto ritiene che la cautela è d’obbligo, “le stime indicano che sono possibili ulteriori ribassi” stima l’analista ” a causa della diminuzione della domanda da investimento” conclude lo specialista.