Nel mercato delle materie prime, il granturco continua il suo trend in negativo Secondo l’analisi degli specialisti di Rbs bank: ” Si conferma negativo il trend del granoturco, il quale non ha ancora mostrato movimenti di prezzo che evidenzino una ripresa delle quotazioni significativa. Dopo aver toccato i massimi storici, attorno agli 850 nell’estate 2012, i corsi hanno progressivamente perso quota. Dopo il gap down di fine giugno 2012, causato in parte dalle aspettative sul raccolto particolarmente generoso nell’Est Europa, le quotazioni hanno subito un’accelerazione al ribasso che ha determinato una correzione vicina al 20%. L’abbondanza del cereale e la qualità più bassa rispetto al passato hanno contribuito poi a mantenere i prezzi contenuti. In questo contesto, il movimento descritto sarebbe negato solo con la violazione del livello 450 che aprirebbe la strada a potenziali inversioni di tendenza.
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Il focus sull’ultimo trimestre mette in luce l’assenza di movimento direzionale: le oscillazioni, via via più contenute, denunciano una perdita di forza del trend negativo di medio termine, con prezzi che si muovono all’interno dell’intervallo 420-440. La violazione del limite superiore del canale, peraltro favorita dalla recente intensificazione delle importazioni della Cina, aprirebbe la strada a strategie di acquisto con primo obiettivo a 450. Viceversa la perdita del pavimento del canale avrebbe primo target a 410 “.
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I prezzi delle altre commodity, secondo le ultime analisi, dopo un rally dopo un rally durato dieci anni , questo ha visto una performance migliore nei mercati azionari soprattutto dei listini del Paese con l’economia più grande al mondo, gli Stati Uniti d’America che hanno registrato un grande balzo.