Nonostante vi siano stati sviluppi nella ricerca di altri elementi nel settore dell’energia solare, questo metallo continua a ricoprire una posizione dominante della domanda.
Secondo una recente ricerca, la richiesta di argento per uso industriale e per investimento, è stata piuttosto sostenuta nella prima parte del 2014. Analizzando il solo segmento industriale, grazie al fatto che l’utilizzo di energie rinnovabili sta diventando sempre più comune, la produzione di moduli solari sta evidenziando una crescita sempre maggiore.
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E si ritiene che la domanda di argento per il fotovoltaico aumenterà di quasi del 10%. E le prospettive future indicano che in questo campo vi sarà un’ulteriore crescita nella richiesta del prezioso metallo. Si stima che con una capacità produttiva di energia solare pari a 45 Gigawatt per gli impianti che verranno messi in funzione entro la fine dell’anno, nel 2018 tale produzione dovrebbe circa raddoppiare a 84 Gigawatt, con una crescita nella domanda di argento del 22%.
Numeri sicuramente impressionanti, se si pensa che solo qualche anno fa quanto il prezzo dell’argento registrò il picco a $50, la produzione di pannelli fotovoltaici si era praticamente ferma e i ricercatori stavano studiando moduli senza l’utilizzo di questo metallo al fine di contenere i costi di produzione. Attualmente con le quotazioni che stazionano intorno ai $20, il mercato ha ripreso nettamente vigore. Va da se che quindi una stima futura del prezzo dell’argento, sia fondamentale per le industrie che utilizzano questo prezioso metallo, al fine di gestire correttamente gli stock di magazzino e stabilire i parametri dei costi futuri