Il mutuo per l’acquisto o la ristrutturazione di una abitazione è chiamato anche mutuo ipotecario, perché il finanziamento che l’intermediario – banca o istituto di credito – concede al cliente –mutuatario – è garantito da una ipoteca sull’immobile in questione. Il mutuo viene di norma rimborsato attraverso il pagamento di rate con scadenza mensile o semestrale, il cui importo può essere fisso o variabile.
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Per questo motivo, tenendo sempre presente, come abbiamo sottolineato anche in un post pubblicato in precedenza, che le banche e gli altri intermediari finanziari non concedono quasi mai ai clienti finanziamenti il cui importo supera l’80% del valore complessivo dell’immobile che si decide di acquistare, è opportuno valutare l’importo massimo della rata che è possibile pagare ogni mese in base al proprio reddito presente e alla situazione finanziaria futura, cioè quella che si presume di avere nel corso di tutti gli anni della eventuale durata del mutuo stesso
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Per valutare l’importo massimo della rata che è possibile pagare per la restituzione di un mutuo, è necessario quindi in primo luogo realizzare una stima del proprio reddito mensile, presente e futuro, al netto delle spese fisse.
E per calcolare al meglio l’importo massimo di questa possibile rata è opportuno ipotizzare una disponibilità mensile massima che non superi un terzo del proprio reddito mensile. Solo in questo modo, infatti, anche nel corso del tempo si potrà avere la sicurezza di poter far fronte alle spese fisse, alle spese correnti e a quelle impreviste che possono incorrere nel corso della durata del finanziamento. Anche in caso di malattia, infortunio, riduzione dello stipendio o perdita del lavoro si avrebbe così la possibilità di far fronte al pagamento delle rate del mutuo.