Un decreto stilato e firmato in fretta e furia quello che obbliga le Pubbliche Amministrazioni a pagare i debiti contratti nei confronti delle aziende e delle imprese italiane.
► Primi problemi per lo sblocco del pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni
Fin dall’inizio il decreto non ha riscosso molto consenso, né da una parte né dall’altra, ma, data la situazione critica in cui versa l’economia italiana, della quale le imprese sono la colonna portante, ci si è adattati e sono iniziate a pervenire le prime richieste di pagamento dei debiti contratti alla Cassa Depositi e Prestiti.
Lo fanno sapere dal Ministero del Tesoro che, in una nota di poche ore fa, riferisce che sono già pervenute oltre 1.500 domande per un totale di circa 6 miliardi di euro da restituire.
Sul totale delle richieste pervenute la maggior parte è arrivata dalle Amministrazioni Comunali, 15 sono le domande presentate dalle Amministrazioni provinciali e 25 le richieste degli altri Enti locali.
► Chi pagherà i debiti delle imprese?
Questi soldi non ci sono tutti: il decreto prevede per il Fondo dedicato agli Enti locali risorse per un totale di 4 miliardi di euro da erogare in due anni, quindi, al momento, la soluzione è stata quella di dividere quanto disponibile tra tutti i richiedenti.
Le prime anticipazioni di liquidità saranno erogate entro il prossimo 15 maggio e saranno effettuate a seguito del perfezionamento dei relativi contratti.