Una doccia fredda quella che si è abbattuta sul Ministro del Welafre Elsa Fornero, che, dopo aver annunciato che il problema degli esodati sta per essere completamente risolto, con le prime lettere di salvaguardia che garantiranno per 65 mila persone e con le successive che andranno a coprire altri 55 mila esodati, si trova a dover rifare i conti.
► Scadenze per la copertura degli esodati per aziende e lavoratori
La faccenda, come spesso accade in Italia, è parecchio intricata e le varie forze in campo sembrano fare a scarica barile. Per l’Inps, nonostante le coperture garantite fono ad ora dal governo, rimarranno fuori dalla garanzia altre 150 mila persone, la stessa quantità, quindi, di quelle per cui sono state previste le misure del ministero.
A lanciare la bomba è stato Pier Luigi Bersani che, durante il collegio elettorale di Lazio 1, ha chiaramente fatto riferimento ai dati dell’Inps sulla mancanza di coperture. Ed ecco che scoppia il caso.
► Trovati i fondi per gli esodati
Già diverse fonti avevano parlato del problema, ma il ministro Fornero sembra non saperne nulla e, per qualsiasi chiarimento, rimanda all’Inps. Pronta la risposta dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, che, in una lettera indirizzata allo stesso ministro del Welfare chiarisce:
L’istituto non ha effettuato ulteriori elaborazioni statistiche sulla vicenda che non siano quelle già note ai competenti uffici del ministero del Lavoro e del ministero dell’Economia.
Innegabile, quindi, che la copertura degli esoadati, e il mercato del lavoro in generale, sarà uno degli argomenti su cui verteranno gran parte delle campagne elettorali. Primo tra tutti ad approfittarne sarà proprio Bersani.