Citigroup, Wells Fargo e JP Morgan hanno fatto registrare un ottimo terzo trimestre in termini di profitti, diffondendo i dati periodici che sono apparsi positivissimi. JP Morgan chiude il periodo con utili che si attestano sui 5,57 miliardi di dollari.
Si tratta in altri termini di 1,36 dollari ad azione, a fronte della perdita di 380 milioni, ossia 17 centesimi, fatti rilevare durante il 2013. Il mercato si aspettava un utile per azione (Eps) di 1,39 dollari ad azione. I ricavi totali del gruppo nel periodo in esame si sono posizionati sui 25,2 miliardi dai 23,11 miliardi registrati nell’analogo periodo nel 2013.
Bloomberg ha fatto notare che l‘amministratore delegato Jamie Dimon, di 58 anni, ora ha dinanzi ai suoi occhi una nuova battaglia da vincere: si tratta della sfida con la sua salute. Il mega banchiere sta infatti affrontando un momento durissimo per via del suo cancro alla gola, ma afferma:
Le altre questioni che la banca sta affrontando riguardano in particolare la navigazione nel mare difficile del trading obbligazionario. Nonostante le difficoltà, abbiamo continuato a fornire una forte performance di base, mantenendo la nostra solidità nello stato patrimoniale e nella liquidità, semplificando il business e adattandoci ai cambiamenti normativi.
Oltre a JP Morgan anche Citigroup ha pubblicato i suoi conti: l’istituto conclude il terzo trimestre con un utile netto in aumento a 3,44 miliardi di dollari (1,07 dollari per azione) da 3,23 miliardi (1 dollaro ad azione) dello stesso periodo 2013. Al netto di voci straordinarie, l’utile per azione è pari a 1,15 dollari. Il dato è maggiore in confronto alla stima media di 1,12 dollari.
Ottimo trimestre anche per Wells Fargo, la quarta banca Usa, numero uno nei mutui, che ha annunciato dell’1,7% dei profitti nel terzo trimestre a 5,7 miliardi di dollari. Progredisce il business dei mutui.