L’inclusione finanziaria è al centro del Progetto Osservatorio, il primo in Italia che mira a garantire l’inclusione sociale dei migranti attraverso alcune semplici regole che includono aspetti di tipo economico: dall’apertura di un conto corrente, fondamentale per garantire al cittadino straniero la possibilità di effettuare operazioni al pari di un italiano, alla possibilità di sperimentare nuove soluzioni in ambito finanziario. L’inclusione finanziaria come condizione sine qua non per favorire il processo di integrazione dunque e garantire una sempre maggiore integrazione. Il Progetto Osservatorio, finanziato dalla Commissione Europea e dal Ministero dell’Interno (Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi), è stato assegnato al CeSPI nel 2012.
Il progetto si sviluppa attorno al concetto di inclusione finanziaria dei migranti, ovvero il complesso di attività sviluppate per favorire l’accesso e l’utilizzo efficace dei servizi bancari da parte di soggetti non ancora del tutto integrati nel sistema finanziario ordinario. Questo insieme di attività include servizi finanziari di credito, risparmio, assicurazione, pagamento, con il trasferimento di fondi e rimesse, programmi di educazione finanziaria e di accoglienza in filiale, nonché per lo start-up di piccole imprese. E attraverso l’Associazione Bancaria Italiana, il CeSPI ha puntato a raggiungere alcuni obiettivi considerati basilari per l’inclusione finanziaria dei migranti.
- una maggiore integrazione
- maggiore inclusione finanziaria degli immigrati
- maggiore integrazione sociale attraverso quella finanziaria
Informazioni aggiornate
Attraverso un sistema integrato, vengono cioè forniti dati aggiornati in grado di evidenziare l’evoluzione nel tempo dei fenomeni
Rafforzamento del processo di inclusione finanziaria
L’evoluzione della bancarizzazione dei migranti verso profili finanziari più evoluti e il rafforzamento dell’imprenditoria immigrata è l’obiettivo da raggiungere. Per farlo occorre rafforzare il processo di inclusione finanziaria che è condizione necessaria per compiere il salto di qualità
Alcuni dati sul processo di bancarizzazione in Italia
Il confronto tra operatori e istituzioni e tra queste ultime e i migranti è alla base di questo processo economico che tende poi verso un più completo processo sociale di integrazione.
In questi ultimi anni in Italia si è registrato un maggiore interesse verso i temi legati all’inclusione finanziaria. Il Conto di Base, introdotto per legge con la manovra salva-Italia del 2011, aveva infatti fissato l’obbligo per gli operatori bancari di aprire un conto corrente di base per soggetti a basso reddito: una sorta di convenzione stipulata fra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, la Banca d’Italia, l’Associazione Bancaria Italiana, Poste Italiane e l’Associazione Italiana degli Istituti di pagamento e di moneta elettronica (il conto di base può essere di tipologie differenti a seconda delle operazioni che vengono richieste).
Oggi l’inclusione finanziaria è un tassello fondamentale del processo per una pacifica convivenza e integrazione tra tutti i cittadini italiani. Per questo il Progetto Osservatorio ha condotto un’analisi sul campo, raccogliendo dati utili per avviare un processo di bancarizzazione dei cittadini immigrati in Italia. Peraltro, i dati dei i c/c intestati a clienti immigrati mostrano ottimi risultati: erano
- 1.782.426 nel 2010
- 1.919.628 nel 2011
- 2.439.411 nel 2012
- 2.510.927 nel 2013
Dati che evidenziano un processo in costante evoluzione, che non può fare altro che ben sperare per il futuro.