C’è un esplicito accenno alla “doppia cifra” in concomitanza con l’annuncio del taglio del cuneo fiscale sul lavoro programmato dal nuovo governo, e Matteo Renzi non nasconde che il riferimento in questione si riferisce ai miliardi e non alla percentuale.
Lo ha dichiarato oggi il premier durante la replica al dibattito sulla fiducia alla Camera. Nel suo intervento di replica nella Camera dei deputati, Renzi ha detto:
La doppia cifra si riferisce ai miliardi, non alla percentuale.
Il premier ha poi parlato di una riduzione del cuneo fiscale di 10 miliardi nel 2014. Per il resto Renzi ha nuovamente espresso i vari punti del suo programma già illustrati ieri al Senato: dalla restituzione dei debiti della pubblica amministrazione alla ristrutturazione degli edifici scolastici, dedicando nuovamente molto spazio del suo intervento alle riforme istituzionali e della burocrazia.
Il presidente del Consiglio ha inizialmente esaltato il ruolo della Camera nel sistema democratico, ricordando i momenti più alti del dialogo e del reciproco riconoscimento fra le varie e opposte forze politiche. Numerosi anche i passaggi politici e le citazioni di parlamentari intervenuti nel dibattito a iniziare dall’esponente della minoranza interna al Pd Stefano Fassina (“ho apprezzato quello che ha detto”).
Anche oggi ricco di citazioni e accostamenti audaci l’intervento: dopo aver detto che avrebbe sintetizzato la sua replica al dibattito “in tre brevissimi tweet”, Renzi ha poi citato un verso di una canzone dei Jalisse (“fiumi di parole” vuote e vane), per concludere con lo scrittore inglese Gilbert K. Chesterton: “Il mondo non finirà mai per mancanza di meraviglie, finirà per mancanza di meraviglia”.