La circolare 6/E/2014 dell’Agenzia delle Entrate ha dato il via libera al redditometro, uno degli strumenti anti evasione di cui si è dotato il Fisco Italiano.
Il redditometro è stato rivisto in base alle indicazioni del Garante della Privacy e contiene delle importanti novità rispetto al testo precedente per quanto riguarda le spese medie Istat e la composizione del nucleo famigliare.
Cos’è il redditometro
Il redditometro è uno strumento di tipo induttivo che permette al Fisco di stimare il reddito presunto di un contribuente in base alle spese effettuate e confrontarlo con quello dichiarato al fine di verificare eventuali scostamenti superiori al 20% tra lo stile di vita e il reddito per cui si pagano le tasse.
Le novità a garanzia della privacy del nuovo redditometro
La prima novità riguarda il tipo di spese che verranno prese in considerazione dal redditometro nella definizione del reddito presunto: l’Agenzia delle Entrate non si avvarrà delle spese correnti determinate solo con la media Istat, che non potranno essere utilizzate in nessuna delle fasi previste dal Redditometro se non nel caso in cui gli importi corrisposti per tali spese dovessero essere individuati puntualmente.
La seconda novità riguarda il fitto figurativo, ovvero la spesa che viene attribuita al contribuente che possieda dei diritti reali su un immobile (proprietà, locazione, uso gratuito), non sarà considerato in fase di selezione. Sarà il contribuente e dover dar conto della situazione abitativa in fase di contraddittorio.
Terza e ultima novità è quella sul nucleo famigliare che verrà considerato sia a livello anagrafico – contribuente e coniuge più eventuali famigliari fiscalmente a carico – che a livello anagrafico – contribuente, coniuge, figli maggiorenni e altri familiari conviventi, nonché i conviventi di fatto, non fiscalmente a carico.