Entro il 17 ottobre sarà attivo il sistema informatico della Funzione pubblica. Al suo interno, la Pubblica amministrazione avrà l’obbligo di inserire i dati relativi agli enti vigilati nonché le proposte di razionalizzazione.Ci saranno tre mesi di tempo al fine di completare l’inserimento. Successivamwnte non sarà possibile effettuare nessuna azione nei confronti di quegli enti che restano nell’ombra. Stessi tempi per l’apertura del canale telematico che raccoglierà i dati sulle modalità di gestione dei servizi strumentali. Tale meccanismo contempla la responsabilità dirigenziale in caso di mancata partecipazione al sentimento.
Nella giornata di ieri il sottosegretario per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione Angelo Rughetti ha provato a ricostruire l’iter nell’operazione di trasparenza messa in atto dal Governo. Sono due i nuovi strumenti previsti dal decreto 90/2014 per la riforma delle Pa. Questo tentativo è volto alla raccolta di tutti i dettagli di sistema necessari affinché esso non resti ancora una volta incompleto.
Questa incompletezza rende non possibile l’applicazione delle diverse razionalizzazioni contemplate nei tagli alla spesa pubblica durante gli ultimi anni.
In confronto ai tentativi precedenti ci sono delle differenze nella metodologia. In primo luogo, la differenza predominante consiste nelle sanzioni rivolte a coloro i quali sono inadempienti. Tali provvedimenti dovrebbero incrementare il tasso di ‘adesioni’ delle diverse Pubbliche amministrazioni.
Ulteriori cambiamenti all’interno del programma accadranno a partire dal primo gennaio del prossimo anno. A inizio 2015, infatti, sarà necessario far confluire nella banca dati gestita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, tutte le informazioni relative ad ogni consorzio al quale parteciperanno le stesse pubbliche amministrazioni. Dovranno essere fatte confluire, inoltre, tutte le informazioni relative alle società partecipate.