I conti deposito restano un prodotto privilegiato dagli italiani che intendono salvaguardare la propria liquidità ma da quest’anno saranno meno convenienti dal momento che il costo dell’imposta di bollo è salita e le previsioni di rendimenti sono basse. I conti deposito, detti anche conto di liquidità, hanno un’operatività di conto ridotta, circoscritta a solo tre tipologie di operazioni: versamenti e prelievi da e verso il conto di appoggio e il vincolo delle somme per un dato periodo.
> I migliori conti deposito vincolati del mese di dicembre 2013
L’apertura di un conto deposito non permette di effettuare le operazioni che è possibile fare con il conto corrente tradizionale. Non è possibile accreditare lo stipendio o la pensione, compiere versamenti, prelievi o bonifici, collocare la domiciliazione delle bollette ed effettuare pagamenti tramite bancomat o carta di credito. Nel 2014 sui conti deposito ci saranno spese di bollo più alte per i prodotti finanziari, stabilite dalla nuova Legge di Stabilità.
> Niente tassa da 34,20 euro sui conti deposito a partire dal 2014
La nuova Legge di Stabilità ha portato dallo 0,15% allo 0,20%, sulle somme depositate, con un minimo di 34,2 euro. Quindi una stangata del 33% dell’imposta. Nonostante l’aumento, i conti deposito restano per gli investitori prodotti sicuri, in quanto assicurati dal fondo interbancario di tutela dei depositi. Ma per alcuni risparmiatori sui conti deposito l’imposta di bollo è stata annullata per l’importo minimo di 34,20 euro e questo insieme all’aumento della stessa si unisce al parallelo passaggio del tetto massimo da 4.500 a 14mila euro per gli investimenti di soggetti diversi da persone fisiche come ad esempio le imprese.