Per i lavoratori autonomi che non hanno nessuna cassa di previdenza, perché per la loro professione non è previsto un albo o un ordine con la rispettiva cassa, l’Inps ne ha messa una a disposizione, la Gestione Separata.
Cos’è la Gestione Separata dell’Inps?
La Gestione separata è quindi un fondo pensionistico al quale si devono iscrivere i lavoratori autonomi e al quale loro stessi dovranno versare la quota per la copertura dei contributi previdenziali.
La nascita della Gestione Separata risale alla riforma pensionistica Dini (L. 335/95 (art. 2, c. 26) che prevedeva la possibilità anche per gli autonomi senza cassa previdenziale di avere le tutele necessarie.
Chi si deve iscrivere alla Gestione Separata?
In base alla Legge 335/95 e seguenti normative in materia di Gestione Separata, devono iscriversi questa a cassa previdenziale:
– lavoratori autonomi che non hanno una cassa previdenziale; compresi i professionisti con cassa previdenziale se la loro attività non è ascrivibile all’ordine (ingegnere che fa sia lavoro autonomo che da dipendente);
– lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa (c.d. co-co-co);
– venditori a domicilio;
– spedizionieri doganali non dipendenti;
– assegni di ricerca;
– beneficiari di borse di studio per la frequenza ai corsi di dottorato di ricerca;
– amministratori locali;
– lavoratori autonomi occasionali;
– associati in partecipazione con apporto di solo lavoro;
– medici con contratto di formazione specialistica (dall’anno accademico 2006/2007);
– Volontari del Servizio Civile Nazionale;
– prestatori di lavoro occasionale accessorio.
Guida alla Gestione Separata dell’Inps
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