Tra le diverse tipologie di finanziamento a disposizione dei clienti di una banca, vi è in genere anche la possibilità di richiedere una cessione del quinto, che è una particolare tipologia di prestito in cui la rata versata per il rimborso dell’importo erogato non può mai superare la quinta parte dello stipendio percepito o della pensione.
La cessione del quinto, però, proprio per questa sua caratteristica e per il suo legame con il reddito mensile non può essere richiesta in maniera indifferenziata da tutti i clienti, ma solo da quelli che si trovano in una certa condizione di reddito.
> La cessione del quinto su contratti a tempo determinato e atipici
Quali persone possono richiedere una cessione del quinto?
Possono infatti fare richiesta dito finanziamento su cessione del quinto le seguenti categorie di clienti:
- I dipendenti pubblici
- I dipendenti statali
- I dipendenti privati
- I pensionati.
Tutte queste persone, infatti, possono contare su uno stipendio mensile o su un assegno pensionistico da offrire come garanzia.
> Il rapporto tra il TFR e la cessione del quinto
Nel caso dei lavoratori dipendenti, tuttavia, sia pubblici che privati, il contratto deve essere un contratto a tempo indeterminato e il lavoratore deve inoltre aver maturato una minima anzianità lavorativa, che possa offrire al finanziatore l’ulteriore garanzia del trattamento di fine rapporto – TFR – accantonato fino a quel momento.
L’ anzianità lavorativa richiesta in genere dalle compagnie assicurative è di solito pari a qualche mese, ma questo numero può variare da compagnia a compagnia.
Infine, per richiedere una cessione del quinto anche l’azienda presso cui il richiedente lavora deve rispondere ad alcuni criteri di ammissibilità, come avere un numero minimo di dipendenti o avere un capitale sociale versato superiore ad una certa cifra, criteri che saranno oggetto di valutazione da parte dell’istituto finanziatore.