L’IRS è in caduta libera, proprio come è capitato all’EURIBOR negli ultimi mesi e i dati statistici parlano anche di un calo degli spread. Questo vuol dire che oggi, rispetto a qualche anno fa, i mutui possono essere più vantaggiosi. I mutuatari allora devono conoscere gli strumenti di risparmio a loro disposizione.
La crisi economica degli ultimi due anni soprattutto, ha serrato i rubinetti del credito, così che per famiglie ed imprese è stato molto difficile ottenere dei mutui. Chi li ha avuti alle migliori condizioni, oggi può avere l’occasione di risparmiare ancora ma a patto che le condizioni reddituali dei richiedenti siano migliorate o siano rimaste le stesse. E quali sono gli strumenti a disposizione dei mutuatari per abbassare la rata del mutuo?
La surroga, la sostituzione, la rinegoziazione. Iniziamo da quest’ultima che presuppone un rapporto di estrema fiducia, quasi confidenziale con la propria banca. La rinegoziazione prevede che a costo zero siano riviste le condizioni del piano d’ammortamento ma senza che sia modificato il debito residuo.
> Gli elementi del mutuo che possono essere oggetto di rinegoziazione
Funziona grosso modo alla stessa maniera con la surroga che consente di spostare il mutuo in un’altra banca che ha tassi più vantaggiosi con un’operazione che non ha costi per i clienti dell’istituto di credito ma non consente loro di modificare i parametri di base del mutuo, quindi durata del piano d’ammortamento e tipologia del tasso. Anche in questo caso il debito residuo resta lo stesso.
L’unico caso in cui si può variare la somma del finanziamento è con la sostituzione che prevede la chiusura del vecchio mutuo e la stipula di un nuovo finanziamento. In questo caso riduzione dei tassi e spread in calo sono ottimizzati nel miglior modo possibile.
Con la surroga secondo le ultime stime disponibili si possono arrivare a risparmiare anche 3000 euro all’anno.