Per risparmiare sui trasporti ci sono diverse opportunità, una di queste è senz’altro la scelta di un veicolo che abbiamo un’alimentazione sostenibile. Dove possibile i veicoli elettrici o alimentati a gas sono senz’altro più economici di quelli con istallazioni a benzina. Ma c’è anche il car sharing con i suoi costi assicurativi contenuti.
Il car sharing, la condivisione dei veicoli, è uno strumento di risparmio molto efficace e in costante crescita da due anni a questa parte. Un’infografica recente riepiloga i costi del car sharing che da città a città cambia parecchio.
Quello che spesso fa desistere gli italiani dall’uso dell’auto in car sharing è la copertura assicurativa che appare scarsa o non soddisfacente. In realtà da un player all’altro cambiano le condizioni e i costi, perché se è vero che la garanzia furto e incendio è scelta da tutti, è anche vero che sugli infortuni al conducente la differenza la fanno i massimali.
Per cui ci troviamo di fronte a differenze sul valore riconosciuto dalla copertura infortuni al conducente che varia da da 60mila a 500mila euro.
> Car sharing, come funziona la polizza assicurativa
Prima di mettersi al volante bisogna sempre verificare quali polizze assicurative sono incluse nel servizio. Per esempio sul sito di Enjoy si scopre nelle FAQ che il car sharing di Eni attivo in diverse città italiane provvede anche ad una copertura Personal Accident Insurance con un massimale di euro 155 mila e una copertura per Rimborso Spese Mediche con un massimale di euro 10 mila euro.
In modo analogo scopriamo sulle Faq sul sito di Car2go che ogni veicolo è coperto da un’assicurazione completa con una franchigia di 500 euro. Il costo di questa assicurazione è inclusa nella tariffa di noleggio di 0,29 centesimi. Al cliente viene inoltre addebitata una franchigia fissa pari a 100 euro qualora sia responsabile dell’incidente e abbia causato danni a terzi.
Per maggiori info è necessario far riferimento ai siti internet dei player.