I clienti che hanno ricevuto protesti o segnalazioni per episodi di insolvenza in merito a crediti richiesti e non rimborsati, hanno sicuramente più difficoltà ad ottenere un prestito o un mutuo rispetto ad altre tipologie di consumatori. Stiamo parlando dei cosiddetti protestati o cattivi pagatori, cui le banche e gli istituti di credito sono soliti non accordare la concessione di nuovo credito.
> Come si diventa protestati o cattivi pagatori?
Esistono però delle tipologie di prestiti che sono richiedibili anche dai protestati e dai cattivi pagatori. In genere la concessione di questi finanziamenti è però soggetta alla presentazione di garanzie aggiuntive e può variare sulla base dell’esistenza o meno di un contratto di lavoro o della busta paga. Ecco quali sono.
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I prestiti per protestati e cattivi pagatori
I protestati e i cattivi pagatori che dispongono di un contratto a tempo indeterminato e di una busta paga, o si trovano in pensione possono ad esempio richiedere una cessione del quinto dello stipendio o della pensione, che viene in genere erogata senza la richiesta di garanzie aggiuntive.
Protestati e cattivi pagatori che non dispongono di una busta paga, invece, devono obbligatoriamente presentare alle banche garanzie aggiuntive. I finanziamenti a cui possono accedere sono quindi:
- i prestiti cambializzati – basati sulla firma di cambiali
- i prestiti con garanzie – basati sulla sottoscrizione di fideiussioni, ipoteche o anticipi sul TFR
- i prestiti fiduciari – basati sulla presentazione di un reddito da lavoro
- i prestiti su pegno – basati sulla presentazione di oggetti di valore, come ori, gioielli, orologi.