La riduzione del costo del rifinanziamento del debito delle economie più deboli dell’area euro negli ultimi due anni ha permesso all’Eurozona di lasciarsi alle spalle la fase più acuta della crisi del debito. Eppure sembra che tutto questo stia volgendo al termine.
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Intanto si sta facendo il Quality Review Asset della Bce (revisione della qualità dell’attivo) un valutazione degli asset nei bilanci delle banche che la Bce dovrà portare a termine entro ottobre 2014, alla vigilia dell’assunzione della vigilanza bancaria. È il terzo pilastro di un’operazione di trasparenza nell’ambito del credito che contiene una calcolo approssimativo generale del rischio e stress test per constatare la tenuta dei conti in condizioni a rischio. Tali misure, capaci a ridare fiducia ai mercati sul settore finanziario europeo, avrebbero la forza di causare un’inversione di marcia: le banche dell’Eurozona potrebbero infatti essere obbligate a liquidare gli asset più rischiosi, e il rally dei prezzi di Btp e Bonos potrebbe volgere al termine.
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Il rally dei bond periferici è stato infatti sostenuto non dall’interesse degli investitori esteri, ma dagli istituti di credito che hanno comprato gli stessi bond. Il rally dei bond periferici, quindi dei Btp, c’è stato non tanto per l’interesse degli investitori esteri quanto per gli acquisti delle banche. Non è un mistero per nessuno che le banche italiane hanno usato gli ingenti finanziamenti arrivati dalla Bce tramite le operazioni di LTRO non per sorreggere i fondamentali dell’economia, quanto piuttosto per accaparrasi i BTP, facendone così aumentare artificiosamente il valore. E’ normale quindi che un probabile smobilizzo dei bond da parte delle stesse banche, ne farebbe scendere il valore.